Oltre ad essere un amico delizioso, Jacopo è uno di quei fotografi serissimi che si fanno un mazzo quadro tra eventi paparazzate festival e chi più ne ha più ne metta.
L’ho conosciuto anni fa fuori dalla sfilata di Dolce e Gabbana: a pelle mi era simpatico perché non era il solito paparazzo stronzo che ti butta a terra pur di avere la foto. E così avevamo iniziato a parlare. E abbiamo continuato a parlare a lungo, visto che poi, per due anni, sono stata anche sua [umilissima] collega in Getty Images. Jacopo lavorava con Nikon, io con Canon: lui professionale, io semi-pro.
Finchè un giorno.
Finchè un giorno di marzo decido di aprire ufficialmente la stagione delle gite a Camogli.
Jacopo, che bazzica Camogli molto più di me, mi dice che mi passa a trovare in spiaggia “così ti faccio due foto”.
Lo vedo arrivare da lontano, ma non vedo il solito cannone da paparazzo che ormai è un prolungamento della sua persona.
Arriva con un… giocattolino in mano.
“Adesso ti faccio vedere che figa sta macchina”.
Tre, due, uno: eccoci qui, discretamente fighe, io e la Nat, sulla spiaggia di Camogli, diaframma aperto come piace a me.
Tre, due, uno: voglio quel giocattolino figo.
Quel giocattolino figo si chiama Fujifilm X-E2 ed è una signora mirrorless [1] di casa Fujifilm.
Jacopo la usa con un obiettivo ad ottica fissa, il 35 mm f1.4, che equivale a circa un 50 mm visto che la macchina non è full frame: praticamente la combinazione perfetta per me, che sono cresciuta ad ottiche fisse e che amo gli sfumati da diaframma apertissimo.
La prendo in mano, la uso un po’. Non me ne voglio più staccare.
Quell’incontro non è casuale.
Torno a casa e cerco, mi informo, la voglio. Il fatto è che io amo la mia Canon con il mio 50mm e il mio 100mm [amo soprattutto chi mi ha regalato il 100mm], ma non è proprio comoda da portare in giro. Ma non è nemmeno wifi. Che sono i due motivi principali per cui è da un sacco che non vedete più foto belle [ok ok, Instagram è un’altra storia].
Vedo gente, faccio cose, ma la macchina fotografica è sempre a casa, e va a finire che uso l’iphone, e che poi mi dico “no, questa non è pubblicabile sul blog, sul blog voglio mettere solo foto belle”.
E quindi, due mesi dopo, respirone profondo: benvenuta cara Fujifilm X-E2 con 35mm f1.4.
Ti porterò ovunque.
Ora però devo trovarti un nomignolo simpatico. Suggerimenti?
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[1] dicesi mirrorless una macchina fotografica di dimensioni simile a una compatta, ma con obiettivi intercambiabili, che si differenzia dalle reflex classiche principalmente perché all’interno non contiene lo specchio che serve a riflettere l’immagine che entra dall’obiettivo (al momento dello scatto, lo specchio si solleva e rimane aperto fino a che l’esposizione non è conclusa). Non contenendo questo specchio, le mirrorless possono permettersi il lusso di essere più piccole delle reflex.
Elisabetta
E poi penso che abbia anche delle custodie in pelle bellissime, come tutte le fuji.
Elena Braghieri
ecco, giusto quella cercavo!! Mo’ mi informo.
Alice
Il “nomignolo simpatico” è qualcosa di molto personale, quindi se non ti viene in mente subito prenditi del tempo e prova a ripensare a ciò che hai provato quel giorno quando l’hai vista per la prima volta. Se ho capito bene è stato amore a prima vista, di conseguenza anche il nome te lo suggerirà il cuore.
Sole
Ma alla fine come l’hai chiamata??
Sara
Siamo curiosissime di sapere come l hai chiamata! E comunque mi hai fatto venir voglia di foto…. Di foto belle fatte con un bel giocattolino
annabella senatore
come si chiama???
Io viaggio da sola. A Favignana.
[…] miei sette giorni. In realtà non sono andata in vacanza da sola: sono andata in vacanza con la mia mirrorless, con l’intenzione di fare foto decenti solo con un obiettivo ad ottica fissa. E per fare foto […]
Giulia
Mi sono innamorata di un’olympus omd e ho venduto tutto il corredo Canon che avevo per poterla comprare. Ora sono la fiera mamma di un aggegino piccolo, maneggevole e adorabile che, a proposito di nomi, ho chiamato Tonina. Tu come hai deciso di chiamarla? #loveMirrorless